è sempre utile cercare i significati delle parole, e compromesso si adatta bene ai politici, in specie a quelli di “professione”
Compromesso:è il risultato di concessioni da entrambe le parti con lo scopo di trovare un terreno comune su cui concordare. Il compromesso porta ad appianare le differenze e viene raggiunto attraverso la mutua rettifica delle reciproche richieste, concedendo un po’ a ciascuna delle parti.
poi sarebbe interessante sapere chi sono le parti e di chi fanno gli interessi, ma forse “è chiedere troppo”….

è facilmente intuibile come una dittatura (aka democrazia degli stati occidentali “avanzati”) usi l’informazione (aka propaganda) per ipnotizzare gli individui, e trasformare gli antagonisti in pericolosi terroristi, la parola diventa strumento militare al servizio di gerarchie schiaviste


Juste un Hommage et après ça Le Silence    #Rip
Pour ce rythme inférieur dont t'informe la Mort
Pour ce chagrin du temps en six cent vingt-cinq lignes
Pour le bateau tranquille et qui se meurt de Port
Pour ce mouchoir à qui tes larmes font des signes

Pour le cheval enfant qui n'ira pas bien loin
Pour le mouton gracieux le couteau dans le rouge
Pour l'oiseau descendu qui te tient par la main
Pour l'homme désarmé devant l'arme qui bouge

Pour tes jeunes années à mourir chaque jour
Pour tes vieilles années à compter chaque année
Pour les feux de la nuit qui enflamment l'amour
Pour l'orgue de ta voix dans ta voix en allée

Pour la perforation qui fait l'ordinateur
Et pour l'ordinateur qui ordonne ton âme
Pour le percussionniste attentif à ton coeur
Pour son inattention au bout du cardiogramme

Pour l'enfant que tu portes au fond de l'autobus
Pour la nuit adultère où tu mets à la voile
Pour cet amant passeur qui ne passera plus
Pour la passion des araignées au fond des toiles
Pour l'aigle que tu couds sur le dos de ton jeans
Pour le loup qui se croit sur les yeux de quelqu'un
Pour le présent passé à l'imparfait du spleen
Pour le lièvre qui passe à la formule Un
Pour le chic d'une courbe où tu crois t'évader
Pour le chiffre évadé de la calculatrice
Pour le regard du chien qui veut te pardonner
Pour la Légion d'Honneur qui sort de ta matrice
Pour le salaire obscène qu'on ne peut pas montrer
Pour la haine montant du fond de l'habitude
Pour ce siècle imprudent aux trois quarts éventé
Pour ces milliards de cons qui font la solitude

Pour tout ça le silence.
Five things I hate
Odio quando, camminando per cazzi miei, la gente mi debba fissare. Che sia interessata o meno su di me non ha importanza. 
Odio quando mi fissano negli occhi, perché resto fedele al detto secondo cui l’anima di una persona è riposta dentro i suoi occhi. Quindi quando la gente mi guarda dritta negli occhi provo una sorta di suicidio nel mio io interiore, più semplificato odio il fatto che la gente possa comprendere il mio stato d’animo con una semplice occhiata, mentre io al contrario, ci ho messo moltissimo tempo per imparare a reprimere le mie emozioni.
Odio le persone che hanno una mentalità chiusa e non riescono a guardare fuori dal “sistema” che impedisce loro di capire come stanno veramente le cose, confinandoli dal mondo come se fossero chiusi in una grande gabbia dove regna la monotonia, dove regnano i “È giusto fare questo, non è giusto fare quest’altro” e dove sopratutto si preferisce apparire più per ciò che NON si è, piuttosto che essere se stessi.
Odio tutte quelle persone che rimangono fedeli alle leggi e questo per gran parte mi ricollega al punto precedente con la differenza che queste persone, una volta anziane, non avranno niente da raccontare, niente di cui vantarsi, niente di cui RICORDARE perché con la mentalità che si ritrovano non si sono ancora resi conto che le “leggi” sono fatte per essere infrante.
Odio questa fottuta società, più comunemente nota (o forse non per tutti), col nome di Babilonia;